Chiesa dei Gerbidi

Chiesa

#chiesagerbidi

Il piccolo edificio del 1876 in pietra e laterizio è privo di intonaco; la facciata, a capanna, presenta un timpano triangolare con architrave modanato. E' dedicato ai Ss. Gervasio e Protasio.

I l piccolo edificio del 1876 in pietra e laterizio è privo di intonaco; la facciata, a capanna, presenta un timpano triangolare con architrave modanato. E' dedicato ai Ss. Gervasio e Protasio.

copertina

Approfondimento

A i piedi della strada che porta in collina, sorgeva fino al 1872 la chiesa dei santi Gervasio e Protasio, edificio ad aula unica absidata. L’estrema franosità del terreno argilloso spinse alla riedificazione della chiesa della frazione, sulla sponda sinistra del torrente Sizzone, vicino ai cascinali che ancora oggi vantano di essere parte del nucleo più antico della frazione.
Nel 1876 iniziarono i lavori di edificazione della nuova chiesa su progetto di Augusto Questa di Milano, in questa circostanza vennero riutilizzati parte dei materiali dalla chiesetta preesistente dedicata ai due santi. Don Dario Franceschi nel 1925 attestava in questa chiesa una particolare devozione verso la Madonna della Neve, celebrata la quarta domenica di luglio. In seguito la chiesa sarà intitolata nuovamente ai santi Gervasio e Protasio, ricucendo un filo che intrecciava la storia del nostro borgo a quella della diocesi Milanese.
La parrocchia di San Protasio a Milano era infatti quella della residenza di famiglia del miles Filippo Maria Visconti , Magnificum dominum residente a Fontaneto già a nel 1473 (“in castro fontaneti”).
L’edificio ha pianta rettangolare, caratterizzata da orientamento nord-sud, composta da un’unica navata, da un breve presbiterio - al quale si affiancano la torre campanaria a sinistra e la piccola sacrestia sulla destra – ed è conclusa a nord da abside, con andamento semicircolare.
Il piccolo edificio in pietra e laterizio è privo di intonaco; la facciata, a capanna, presenta un timpano triangolare con architrave modanato, poggiante su quattro lesene con basi e capitello, che scandiscono il ritmo delle aperture, costituite da un unico portale centrale e da due ampie finestre rettangolari laterali. Le lesene proseguono lungo le facciate laterali, alternate a sfondati, caratterizzati da lunette semicircolari.