Cosa sappiamo (davvero) della Pieve di San Martino?
L
a Pieve di San Martino, oggi in rovina tra i boschi di Gattico-Veruno, risale al XII secolo e fu per secoli il centro religioso del territorio. Venne misteriosamente abbandonata attorno al 1400: si ipotizzano guerre, incendi, o semplicemente la costruzione di una nuova chiesa nel centro abitato. Nessuno conosce la vera causa.
Alcune leggende locali parlano di un tempio pagano dedicato a Mercurio che sorgeva in precedenza sullo stesso luogo, ma non esistono prove concrete. Restano tuttavia simboli architettonici insoliti, come l’architrave trapezoidale e una presunta “croce di luce” sopra l’ingresso, che fanno pensare a significati nascosti o antichi riti.
La chiesa non ha più tetto, ma conserva le tre absidi, i pilastri delle navate e un imponente fonte battesimale in pietra, forse più antico dell’edificio stesso. Nessuna traccia del campanile è mai stata trovata.


O
ggi, nonostante sia un rudere, San Martino non è affatto un luogo “morto”: al contrario, emana un’energia particolare che attira appassionati di storia, fotografi e amanti del mistero. Negli ultimi decenni si è intervenuti per mettere in sicurezza e restaurare ciò che rimane: tra gli anni Ottanta e Novanta sono stati consolidati i muri perimetrali degli absidi e persino ricostruito un pilastro crollato, restituendo stabilità alla struttura. Si è ripulita l’area dalla vegetazione invasiva, permettendo di apprezzare meglio la pianta e i dettagli architettonici superstiti. Questo ha permesso ai visitatori odierni di passeggiare tra le navate a cielo aperto in relativa sicurezza, respirando la storia che permea ogni pietra.
La Pieve di San Martino è quindi molto più di un mucchio di rovine: è un libro di pietra aperto sul medioevo novarese, con pagine mancanti e capitoli misteriosi. La sua bellezza sta anche nelle domande senza risposta che pone a chi la visita. Entrando nel suo perimetro, si diventa parte di una storia incompiuta: sta al visitatore terminare il racconto con la propria immaginazione. È impossibile non restare affascinati da questo luogo fuori dal tempo, dove storia e leggenda si intrecciano. Se vi trovate a passeggiare nei boschi di Gattico-Veruno, lasciatevi guidare dalla curiosità verso San Martino: scoprirete un angolo segreto del passato, e forse vi sorprenderete a provare un brivido lungo la schiena, come se qualcuno o qualcosa, da quei muri millenari, vi stesse osservando – o magari salutando, riconoscente di non essere stato dimenticato.
Oggi, dopo interventi di consolidamento, il sito è visitabile e affascina per la sua atmosfera sospesa tra storia, leggenda e mistero.

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