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erso la metà del XVIII secolo, i discendenti dei Visconti, divenuti d’Aragona per concessione del Re Ferdinando di Napoli nel 1462, attraverso il recupero di quelli che erano ormai i resti del castello, edificarono un palazzo residenziale.
Il marchese Alberto Visconti d’Aragona, attorno al 1830, fu implicato per la sua attiva partecipazione ai moti
carbonari e, per tale crimine condannato a morte ed all’esproprio dei beni.
Le proprietà passarono alla sorella, sposa di Bonifazio dal Pozzo d’Annone, di origine piemontese.
Il figlio Claudio, grande appassionato d’arte ed architettura, e particolarmente interessato al movimento “Gothic Revival” di Augustus Pugin, ristrutturò la struttura con l’aiuto dell’architetto inglese Richard Poppelwell Pullan, trasformandola in un castello neogotico vittoriano circondato da un maestoso e suggestivo parco.
La leggenda di Barbara Visconti
L
e storie d’amore non sempre hanno un lieto fine come nelle favole.
Quando il dolore e le pene d’amore diventano così strazianti, spesso non si riesce ad andare oltre e il destino non può che diventare terribile.
Si parla del 1467 in cui nascevano i feudi e le signorie in tutto il territorio e le lotte per il potere tra il Ducato di Milano e il Ducato di Savoia diventavano sempre più feroci, devastando città e facendo molte vittime innocenti.
Ma noi vi racconteremo di una bella e giovane donna, figlia di Alberto Visconti: Barbara Visconti.
Tutto iniziò quando Galeazzo Maria Sforza, per fronteggiare i Savoia, decise di mandare in esplorazione nel territorio del Verbano il capitano Matteo de Grandis, nobile e valoroso giovane a capo delle sue truppe. Il capitano venne ospitato al castello di Alberto Visconti e fu lì che la giovane Barbara ebbe un colpo di fulmine e si innamorò di Matteo.
Le storie non hanno sempre un lieto fine
L
a giovane Barbara era già promessa sposa ad un feudatario della zona e quest’amore tra i due era tanto grande quanto proibito.
Per fortuna gli incontri al castello diventavano sempre più frequenti e la felicità dei due illuminava la vita di Barbara che diventava ogni giorno più bella. Purtroppo Matteo dovette partire per una missione, ma prima di abbandonare il castello giurò fedeltà eterna alla giovane Visconti.
Purtroppo la lontananza di Matteo non fece bene a Barbara che cadde in un profondo stato di depressione e cercò di scappare dal palazzo per raggiungere il suo amato. Il padre, che aveva già intuito la storia d’amore proibita, per impedire la fuga della figlia, la rinchiuse nella torre più alta del castello.
Poi, Alberto Visconti chiamò immediatamente Galeazzo Maria Sforza per raccontargli l’accaduto e fece in modo di inviare in missione il giovane Matteo alla corte del re di Francia Luigi XI fino a nuovo ordine.
Barbara, che non seppe mai di questo complotto, attendeva il suo amato scrutando l’orizzonte che però non fece mai più ritorno.
Dopo un lungo periodo di solitudine e disperazione, la giovane donna cominciò a rifiutare cibo e acqua e si lasciò morire in quella stanza dove l’amore e il dolore l’avevano consumata.
I
l Castello dal Pozzo con il passare del tempo fu trasformato in un hotel 5 stelle ed è anche diventato il simbolo della città di Oleggio Castello.
Ma le sue mura sono ancora intrise da questo terribile segreto. Pare che molti ospiti dell’albergo, infatti, abbiano sentito nel cuore della notte dei pianti e dei lamenti di una giovane fanciulla. Qualcuno pare che abbia avvistato una strana ombra alla finestra della torre, che assomigliava proprio al fantasma di Barbara Visconti, che nonostante il passare del tempo, è ancora rinchiusa dopo secoli in quelle mura che l’hanno separata dal suo unico e grande amore.
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